A Castel Goffredo si ricorderanno anche i Campioni del passato

SABATO 7 DICEMBRE, ALLE 13.30, INCONTRO DIMOSTRATIVO SULL’ANTICO SFERISTERIO

MEDOLE – RAPPRENTATIVA MANTOVANA DI SERIE A

All’interno della manifestazione del 1^ Campionato del Mondo indoor ci sarà anche spazio per ricordare la storia del tamburello a Castel Goffredo, con un incontro dimostrativo tra il Medole, vincitore dello scudetto del Centenario, ed una rappresentativa mantovana. La gara, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, si disputerà sull’antico Sferisterio, oggi Piazza Martiri della Liberazione, su un campo adattato di 56 metri per 16 e con l’utilizzo del palloncino invece che della palla federale, per ricordare gli scudetti vinti dalla locale società nel 1950 e nel 1951 e per celebrare gli atleti, Mara e Brena su tutti, nativi proprio di Castel Goffredo, che hanno fatto parte di quella squadra che per due anni consecutivi ha portato la cittadina mantovana sul tetto d’Italia.
Sì perché parte da lontano la storia del tamburello a Castel Goffredo e ha avuto il suo culmine nei primi anni Cinquanta con la conquista di due scudetti consecutivi, prima che nel 1952 si interrompesse il dominio dei mantovani causa la decisione della Fipt di escludere dal campionato quei giocatori che giocavano da “professionisti” negli sferisteri. E’ del 1950 il primo titolo, quando la formazione composta da Mara, Rossi, Brena e Berti con un en plein di vittorie su Genova, Bergamo e Villafranca di Verona portò in terra mantovana lo scudetto, bissandolo poi anche nella stagione successiva con in campo Mara, Rossi, Toffoli e Brena, avendo la meglio sempre sulla formazione di Genova, sull’Hellas Verona, sull’Alhambra Firenze e sul Bergamo.

Occasione importante quindi, all’interno della più grande manifestazione mondiale di tamburello mai organizzata, di ricordare un importante pezzo di storia sportiva della cittadina mantovana, della quale il tamburello è stato parte importante. Opportunità offerta anche alle nazioni partecipanti al mondiale di potersi gustare, seppure in dimensioni ridotte e con il palloncino, la specialità open, patrimonio della storia, della cultura e della tradizione non solo dell’Alto Mantovano, ma di tutta Italia.